CARRELLO

[vuoto]

DOMENICO MAZZONE

Scultura | Testa di cavallo | cod.1454

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Specifiche

Testa di cavallo
26x34x10
Scultura
99
Il 10 novembre 1999 nel NewJersey moriva Domenico Mazzone.
Mazzone era nativo di rutigliano dove venne al mondo nel 1927, sin dalla precoce età iniziò a lavorare in un laboratorio di un marmista dove il suo talento artistico esplose sebbene si trattava, come disse lo scultore in una intervista, “di un marmista molto geloso della sua tecnica tanto da smettere di lavorare alla mia comparsa.”
Qui poté approfondire la tecnica dello scolpire, in lui allo stadio ancora embrionale e perfezionarla tanto da divenire un noto artista apprezzato dalla critica quanto dal pubblico e da “realizzare lavori che sono un canto spontaneo del cuore” come li definì gino gullace. Iniziò così la lunga serie di committenze da parte di privati e dalle amministrazioni comunali: basti pensare infatti alla riproduzione dell’opera seicentesca venerata nel santuario dei cappuccini.
Risale al 1976 il trasferimento dello scultore, all’età di 49 anni negli Stati Uniti d’America, da lui definita come un meraviglioso mosaico che permette l'evoluzione, sia economica che sociale. In un intervista dichiarò infatti la necessità di emigrare poiché “nel nostro meridione c'è la stasi... sorella povertà che ti accompagna ovunque”.
Nell’anno del suo trasferimento infatti, risale un importantissimo incarico da parte del’ONU: L’incarico di insegnare scultura alla “United nations international school of New York” compito da lui degnamente ricoperto in diversi anni nei quali divenne anche membro della società nazionale di scultura e nei quali ritrasse personaggi famosi come Lady Diana, Madre Teresa di Calcutta e Frank Sinatra.
Della sua arte ne hanno abbondantemente parlato i volumi Who’s who in American art e Who’s who in International art. Citiamo un commento della scrittrice Sabina Fedel, apparso nel volume, che racchiude in sé l’essenza della sua arte: “Dalle sue mani sono uscite opere pregevoli, di delicata fattura ma capaci di trasmettere forti emozioni, perché in esse domenico mazzone è riuscito a catturare l’anima del personaggio ritratto.
Altra grande definizione dei suoi lavori deriva dalla penna di Robert Muller che disse della sua scultura: “...innalza i cuori e lo spirito; guardando le sue opere ognuno si sente fiero di essere umano...”


L'ARTISTA

cercoarte-domenico-mazzone.jpg
DOMENICO MAZZONE
Nato a Rutigliano nel 1927 – 1999 Suo padre Pietro, direttore di dogana, morì quando Mazzone aveva 4 anni, Da quel momento la sua vita cambio duramente. Alla tenera età di 13 anni iniziò a lavorare come apprendista da un marmista. E’ stato così che scoprì di avere un dono raro per lavorare il marmo e in pochi anni iniziò la sua carriera come scultore. Nel 1966 Mazzone andò negli Stati Uniti, velocemente ottenne dei riconoscimenti e nel 1968 aprì il suo primo studio. Si è naturalizzato come cittadino nel 1976 e gli fu data la nomina di istruttore di scultura alla Scuola internazionale dell’ONU di New York. La critica americana lo ha definito in più occasione Master of scorro w ( maestro del dolore). Indubbiamente è un maestro dalle varie sfumature. Nei suoi lavori sono rappresentate una vasta gamma di esperienze umane: dolore, felicità tenerezza e serenità.

SCULTURE E MULTIPLI

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